Transformers 2: La vendetta del caduto

Walkin'Comunist

Posted on 25/6/2009, 13:46

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Transformers 2: La vendetta del caduto
(Transformers 2: Revenge of the Fallen)

Regia: Michael Bay
Sceneggiatura: Ehren Kruger, Alex Kurtzman, Roberto Orci
Attori: Shia LaBeouf, Megan Fox, Jon Voight, John Turturro, Rainn Wilson, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, Isabel Lucas, Matthew Marsden, Ramon Rodriguez
Fotografia: Ben Seresin
Montaggio: Roger Barton
Musiche: Steve Jablonsky
Produzione: Paramount Pictures, DreamWorks SKG, Di Bonaventura Pictures, Hasbro, Tom DeSanto/Don Murphy Production
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Paese: USA 2009
Uscita Cinema: 26/06/2009
Genere: Azione, Fantascienza

TRAMA: I Decepticon non sono stati totalmente sconfitti, gli Autobot collaborano con il governo ma non hanno la pi� completa fiducia, Sam deve andare al college per avere una vita normale ma gli eventi non glielo consentiranno. Tutto converger� intorno al ritrovamento di un frammento cruciale alla distruzione o al salvataggio della Terra da parte degli ultimi esponenti (ancora in vita) del pianeta di provenienza dei robottoni giganti.
Tanto il primo film era sembrato incredibilmente azzeccato per come riusciva a moderare tutte le componenti solitamente esagerate del cinema di Michael Bay (azione forsennata, comicit�, trama e valori maschili) quanto ora tutto quanto � mescolato senza guardare al dosaggio. Per semplificare si potrebbe dire che Transformers: La vendetta del caduto � un film di due ore e mezza nel quale per almeno due ore non si vede altro se non grossi robot digitali che spaccano tutto (compresi se stessi) mentre di sfondo alcuni piccoli umani fuggono e si dicono parole ininfluenti (mai personaggio fu tanto inutile in una trama quanto quello di Megan Fox).
In realt� ci� che sembra essere accaduto � che la produzione si sia accorta che il target che pi� ha gradito il primo film � stato quello infantile, per questo secondo allora ha abbassato l'asticella, ha inserito pi� scene spettacolari e personaggi-macchietta. Il risultato � allora un film, per come � orchestrato il racconto, non � troppo lontano dal cinema della Disney.
Scompare del tutto ogni velleit� di riflessione sul rapporto tra l'uomo e la tecnologia e i Transformers qui diventano metafora dell'indicibile (o immostrabile) umano. I loro corpi metallici vengono malmenati, dilaniati, squartati e sanguinano (sic!) come corpi umani non potrebbero mai fare in un film adatto a tutte le et�.
Il metallo spesso sembra rompersi e squarciarsi seguendo le regole della carne, questo per�, lungi da essere un espediente interessante, si risolve solo in una crudezza di facciata che non salva lo spettatore dalla noia infinita di un destruction derby lungo e inutile nel quale le pochissime scene tra umani fanno rimpiangere il metallo che si dilania.

TRAILER: