La donna che visse due volte (Hitchcock)

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    La donna che visse due volte (Vertigo) è un film del 1958 diretto da Alfred Hitchcock.

    Nel 1989 è stato inserito fra i film preservati dal National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

    Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al sessantunesimo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito addirittura al nono posto.

    TRAMA:

    Il poliziotto John Ferguson (James Stewart), Scottie per gli amici, scopre di soffrire di vertigini dopo che, durante un inseguimento sui tetti di San Francisco, ha rischiato di precipitare nel vuoto, aggrappato ad una grondaia che sotto il suo peso stava per collassare, ed ha visto un suo collega perdere la vita cadendo nel tentativo di salvarlo. Dimessosi dalla polizia, viene ingaggiato da un suo ex-compagno di college, Gavin Elster (Tom Helmore), ora grosso impresario edile, per sorvegliare la moglie Madeleine (Kim Novak), soggetta a strani comportamenti. Scottie, nel seguire la donna, scopre una strana relazione tra lei e la bisnonna per parte di madre Carlotta Valdés, ragazza madre cui l'amante aveva tolto la figlia avuta da lui e che, uscita di senno, era morta suicida. Scottie salva Madeleine da un tentato suicidio nelle acque della baia e se ne innamora, ricambiato. Decide di metter fine alla ossessione di Madeleine per la morte accompagnandola nei luoghi che le ricordano eventi che appartengono al passato della bisavola, ma proprio in uno di questi, presso la ex missione spagnola San Juan Batista, Madeleine trova la morte gettandosi dal campanile, mentre Scottie, in preda ad un attacco di vertigini, nulla può fare per salvarla.

    Accertato giuridicamente il suicidio, ma con una malcelata reprimenda del magistrato nei suoi confronti per quello che considera un suo vero e proprio atto di codardìa, Scottie cade in depressione, sentendosi colpevole di non aver salvato l'amata a causa della sua paura del vuoto. Finisce quindi in una clinica psichiatrica, dove la sua amica Midge (Barbara Bel Geddes), innamorata di lui e non corrisposta, cerca di aiutarlo a riprendersi. Uscito dalla casa di cura, dopo circa un anno dalla tragedia, Scottie crede di rivedere in Judy, una commessa di negozio (ancora Kim Novak), la figura di Madeleine, ma assai meno sofisticata e misteriosa di quest'ultima. Scottie corteggia insistentemente Judy, convincendola a vestirsi ed a truccarsi come Madeleine. Judy accenna a scrivere una lettera d'addio in cui confessa di aver indossato i panni di Madeleine per agevolare i piani uxoricidi di Elster. Poi però cambia idea e asseconda Scottie in questa mania morbosa, perché in realtà è ancora innamorata di lui. Poco tempo dopo Scottie scopre del tutto casualmente, grazie ad un semplice dettaglio, ciò che in realtà è avvenuto: Gavin Helster, il marito della vera Madeleine, per inscenare il suicidio della moglie sul campanile, ha ingaggiato Judy per impersonarla e ha scelto Scottie quale testimone inconsapevole, contando sul fatto che lui non sarebbe mai riuscito a seguire la donna per le scale a causa della sua acrofobia. Scottie non ha così potuto vedere Gavin lanciare dal campanile la vera Madeleine, vestita come la falsa moglie e già precedentemente uccisa.

    SPOILER (click to view)
    Ignara che nel frattempo Scottie ha scoperto tutto, Judy si lascia condurre sul campanile dell'antica missione, dove Scottie la costringe a rivivere la scena del delitto. Salendo le scale della vecchia torre, Scottie si accorge di aver vinto la paura del vuoto. Ma Judy, dopo aver confessato la sua complicità con Elster nell'omicidio della moglie, finisce per cadere nel vuoto come la vera Madeleine, spaventata ed angosciata dall'improvviso comparire di un'ombra misteriosa e lugubre, che si rivelerà essere solo una suora accorsa al campanile dopo aver udito Scottie e Judy che salivano rumorosamente le scale ad un'ora insolita.


    PRODUZIONE:

    Il titolo originale del film doveva essere From Among the Dead, traduzione letterale del titolo del romanzo D'entre les morts scritto nel 1954 da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, da cui il film era tratto. In Italia il romanzo venne pubblicato dopo l'uscita del film, con il titolo La donna che visse due volte. Il libro venne sottoposto a un primo trattamento da Alec Coppel, ma la sceneggiatura venne bocciata da Hitchcock. Una seconda stesura, quella definitiva, venne elaborata da Samuel Taylor, incontrando l'approvazione del regista. Taylor si mise al lavoro senza conoscere il romanzo e senza aver letto il primo trattamento, basandosi soltanto sul racconto della trama, espostogli direttamente da Hitchcock.

    La parte di Madeleine era stata originariamente affidata a Vera Miles, ma durante le riprese Hitchcock subì un'operazione alla cistifellea e, una volta ripresosi, toccò alla Miles la latitanza dal set per una gravidanza. In compenso Hitchcock le affiderà la parte di protagonista femminile nel successivo Psyco. Nonostante l'iniziale diffidenza verso Kim Novak, già comunque famosa per film come Picnic e L'uomo dal braccio d'oro, il regista seppe trasformarla nell'archetipo di bionda inafferrabile che caratterizzò molti suoi film.

    Mentre l'azione del romanzo si svolgeva nella Francia degli anni '40, il film si svolge nella California del decennio successivo, ma la modifica più importante fatta da Hitchcock sulla trama fu la rivelazione anticipata (a un terzo dalla fine della storia) dell'effettiva identità tra Madeleine e Judy. Questa rivelazione consentiva al regista di spostare l'attenzione dello spettatore verso il tema del doppio, uno dei temi ricorrenti della filmografia di Hitchcock.

    Il tema del doppio è sottolineato dalla presenza di specchi in molte scene del film: il negozio di fiori all'inizio, la boutique dove Scottie commissiona il tailleur, l'Ernie's Restaurant e la stanza di Judy all'Empire Hotel.

    L'effetto delle vertigini è stato riprodotto dopo vari tentativi con una sincronia tra zoomata in avanti e carrellata all'indietro. Si trattò, per i tempi, di una eccezionale innovazione visuale ottenuta con l'uso dei primi obiettivi zoom ad uso cinematografico. La tromba delle scale che viene inquadrata era un modellino, costato all'epoca 19 mila dollari, fatto costruire da Hitchcock per riprodurre l'interno della chiesa nei minimi dettagli.

    Anche la scena del bacio nella missione spagnola di San Juan Batista è frutto di un laborioso artificio tecnico: venne dapprima filmato un set circolare con una panoramica a 360°, poi vennero ripresi gli attori che si baciavano, a loro volta sistemati su una piattaforma che ruotava in senso contrario, mentre su uno schermo alle loro spalle veniva proiettata la panoramica girata in precedenza.

    Il Golden Gate Bridge, che si vede sullo sfondo nella scena in cui Judy/Madeleine cade in acqua, è divenuto uno dei luoghi culto per i cinefili, tanto da essere utilizzato in molti altri film; Hitchcock lo aveva scelto come location già nel 1951, definendolo "un luogo ideale per un delitto".

    Il sogno con le spirali rotanti è una citazione del film dadaista/surrealista Anémic Cinéma di Marcel Duchamp (1926).

    Famosi i contributi tecnici del compositore Bernard Herrmann, con una partitura musicale ispirata al melodramma italiano, e del title designer Saul Bass, autore della sequenza introduttiva.

    Anche in questo film come di consueto, Hitchcock si riserva una piccola apparizione-cameo nei panni di un passante che reca con sè la custodia di una tromba, mentre transita davanti ai cantieri di proprietà di Elster.

    Lo stesso Hitchcock ha disegnato alcuni dei set, tra cui le scale che Scottie scende per salvare Madeleine.

    Il primo doppiaggio italiano risale all'uscita del film nelle sale (1958), con Gualtiero De Angelis e Rosetta Calavetta nelle parti dei protagonisti.

    Nel 1997, dopo 12 anni di assenza dalle programmazioni televisive, il film fu restaurato da Robert A.Harris e James C. Katz: originariamente in VistaVision 35mm a doppio fotogramma da dx a sx, è stato recuperato il 90% del sonoro originale e trasformato in DTS (integrato con suoni riprodotti seguendo le originarie annotazioni di Hitchcock), ed è stato riprodotto in 70mm a fotogramma unico.

    Apparentemente nel film c'è una incongruenza da... "delitto imperfetto": la vera moglie di Gavin Elster, come accennato, viene strangolata, ma una (più che probabile) analisi del cadavere dopo il recupero avrebbe ben rivelato che la vera causa del decesso non poteva essere la caduta dal campanile, come vorrebbe far credere Gavin. In realtà, questa incongruenza è tale solo nella versione italiana (l'unica in cui si parla di strangolamento). Infatti, nella versione originale alla donna è stato spezzato il collo, morte più accostabile ad una successiva caduta da grande altezza e che dissimula molto meglio l'omicidio.

    Forse IL capolavoro di Hitchcock in assoluto, chi non l'ha mai visto commette peccato contro la storia del cinema :sisi:
     
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0 replies since 30/10/2010, 13:19   1480 views
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