-
.
Midnight in Paris
(Midnight in Paris)
USCITA CINEMA: 02/12/2011
REGIA: Woody Allen
SCENEGGIATURA: Woody Allen
ATTORI: Owen Wilson, Rachel McAdams, Kurt Fuller, Mimi Kennedy, Michael Sheen, Nina Arianda, Carla Bruni, Adrien Brody, Marion Cotillard, Kathy Bates, Léa Seydoux, Corey Stoll, Tom Hiddleston, Alison Pill, Gad Elmaleh, Sonia Rolland, Yves Heck, Marcial Di Fonzo Bo, David Lowe, Adrien De Van
FOTOGRAFIA: Darius Khondji
MONTAGGIO: Alisa Lepselter
MUSICHE: Stephane Wrembel
PRODUZIONE: Gravier Productions, Mediapro
DISTRIBUZIONE: Medusa
PAESE: Spagna, USA 2011
GENERE: Commedia, Romantico
DURATA: 94 Min
TRAMA: E' una storia romantica ambientata a Parigi, nella quale s'intrecciano le vicende di una famiglia, in Francia per affari, e di due giovani fidanzati prossimi alle nozze; tutti alle prese con esperienze che cambieranno per sempre le loro vite. Il film è anche la storia del grande amore di un giovane uomo per una città, Parigi e dell'illusione di tutti coloro che pensano che se avessero avuto una vita diversa sarebbero stati molto più felici.
CRITICA:
Con Midnight in Paris, Woody Allen torna a ragionare con grande lucidità e intelligenza sul senso della nostalgia e dell'illusione: da un lato continuando ad esaltare il sogno romantico, la (momentanea) fuga fantastica, come necessario carburante propulsivo del vivere, dall'altro rimarcando come il confronto col presente sia non solo necessario, ma inevitabile. Fondamentale. (Federico Gironi)
NOTE:
Film d'apertura al Festival di Cannes 2011TRAILER:
→ Sito italiano
→ Sito ufficiale
Edited by corpse - 21/1/2012, 20:21. -
.
Vorrei andare a vederlo ma non saprei con chi andare
Cioè anche la locandina è spettacolare. -
.
la locandina è spettacolare c'è qualcuno che l'ha già visto per caso? . -
wasting_time.
User deleted
Si sa che quando un Nome si trasforma in Aggettivo è per l’attento riconoscimento di uno stile peculiare, precipuo, affatto endemico. Ed è corretto chiamare le cose col proprio nome: “Commedia Alleniana” per Midnight in Paris.
Ieri sera, alla prima, la sala era piena, il pubblico oscillava in un range molto ampio, indice di un variegato target che film e regista si prefiggono. Il pienone è parecchio sintomatico, glossabile come certezza che i Lavori di W. Allen, benché gli ultimi dondolii di risultato e le leggere (quanto soggettive) fluttuazioni di qualità, non hanno perso di fascino e rappresentano ancora una garanzia in sala. Allen ha fatto di sé e dei suoi film un’immagine fidelizzante che mantiene alte le aspettative, e gli spettatori affluiscono ad occupare i loro posti in poltrona, consci di consumare uno spettacolo presentato loro “a scatola chiusa”, con poche o minime informazioni su cui poter fare affidamento. Si tratta di un privilegio che, tralasciando i discorsi sui “film evento” (a volte di discutibile qualità ed eccessivamente pubblicizzati), pochi posseggono.
Chiedo venia per essermi dilungata su una globale e collettiva analisi degli astanti, ma intendo far leva su dati concreti, come il su citato, per discutere di questo film in toni positivi ed entusiastici.
Allen conia dei personaggi “a puntino”, con accuratezza, esattezza e precisione: pur esasperando la “fisionomia caratterial-morale” dei suoi, il risultato è forbito, minuzioso, cavilloso, meticoloso. E il messaggio conciso e succinto, per una maggiore chiarezza.
Anche la sola lettura superficiale della trama aiuterebbe a concepire un poderoso contrasto fra Sognatori e Materiali, i primi in cerca di eterei ed astratti mezzi per soddisfare i propri ideali e le amene utopie, i secondi costantemente coi piedi inchiodati a terra, attenti a professare il pragmatismo e la concretezza nelle azioni. Indovinate da che parte pende l’ago della bilancia di Allen? Domanda retorica…
Owen Wilson, noto a tutti in particolar modo per le commedie demenziali “all’americana”, vuole reincarnare (nelle sue limitate possibilità chiaramente) quel che Allen è stato nella sua vecchia filmografia: impacciato, a tratti balbuziente, estremamente emotivo e surreale e dalla sofisticata ironia verbale. È come se il Regista cucisse addosso al suo interprete protagonista la sua maschera, tentando di lasciargli una preziosissima eredità personale da tempo sopita. Owen Wilson non fa certo gridare al Capolavoro, e personalmente non è fra le mie preferenze (anzi…), ma tenta per lo meno di essere in parte, e per il suo impegno verificato non mi va di annientarlo. Probabilmente esistono molti altri Attori più preparati e professionali, che vantano ruoli di un certo spessore alle proprie spalle e collaborazioni prestigiose; ma si sa che Allen una possibilità la concede a “tutti”, soprattutto per ragioni “sperimentali”.
Rachel McAdams è brava nella sua asperrima antipatia che ostenta per tutto il film: perfetta nella sua essenza superficiale e materiale. L’abilità e la maestria degli interpreti fioriscono anche nel momento in cui le loro performance risultano così nevrotiche e “avvelenate” da allontanare emotivamente lo spettatore, divertito da tanta acidità e da una personalità così caustica e corrosiva. La McAdams è come “La Ginestra”: cresce e si manifesta artisticamente anche in condizioni “ambientali” perfettamente in contrasto con quel che rappresenta. Flessibile, versatile, polivalente e magistralmente elastica.
Note posivite anche per Marion Cotillard e Michael Sheen: la prima espressiva ed elegante, il secondo arrogante e saccente. Piccola parte Kathy Bates che nonostante tutto tiene alto il suo nome.
Giudizio personale: * * *. -
.
L'ho visto da solo seduto su uno scalino perchè erano finiti i posti.
Mi è piaciuto.. -
.
mi sto innamorando di Marion Cotillard vabbè che mi innamoro un po' di tutte cmq quasi quasi me lo vado a vedere questo . -
• la folita folfa •.
User deleted
azz. e mi sa che se vedi il film te ne innamori ancora di più..femminilissimo e delicato personaggio, ci stava proprio bene nella parte
cmq anche a me è piaciuto tanto, quoto sull'affaticato adattamento di Wilson ma per il resto era fantastico. Le riprese iniziali, poi, mi sono piaciute tropp un sacco. -
.
Visto stasera davvero bello molto particolare però non è inttripposo quindi te lo godi . -
.
carino, fa sognare, è rilassante e ha delle belle immagini
e la fossetta di rachel mcadams è puccissima, e la cotillard è sempre meravigliosa mi ricorda un sacco carmen consoli di viso, mboh
però il suo doppiaggio non m'è piaciuto per niente
adrien brody <3SPOILER (clicca per visualizzare)IL RINOCERONTE. -
.
ahh Marion, ti amo
quoto
vabbè insomma, alla fine l'ho visto è il genere di film che mi fa gasare
secondo me Owen Wilson ci sta dentro, cioè ok, non è stato il migliore del cast (oltre a Marion segnalo Adrien Brody, spettacolare nella sua piccola parte), però all'altezza della parte, dai che poi non è altro che l'alter ego di Woody Allen, era il classico personaggio che avrebbe interpretato Woody trent'anni fa, ma essendo adesso troppo vecchio per quel tipo di ruolo l'ha confezionato su misura per un altro attore
EDIT: noto che era già stato detto
e poi cosa volevo dire ah sì, mi sfugge il senso della locandina del film, perché quel Van Gogh come sfondo?? cioè, Van Gogh è l'unico stronzo che non viene mai citato. -
.
Boh, per rendere il tutto più pittoresco, penso.
Comunque protesto, i baffi di Dalì non sono resi fedelmente
Per il resto il film è davvero caruccio (confermo con chi critica il doppiaggio di Adriana, però). -
wasting_time.
User deleted
Ragazzi, ma guardate che Marion Cotillard nei panni di una Francese l'hanno sempre doppiata così... . -
.Ragazzi, ma guardate che Marion Cotillard nei panni di una Francese l'hanno sempre doppiata così...
non ho visto molti film con lei (anche se quei pochi mi sono bastati per innamorarmi) ma ricordo di essere inorridito anche per il doppiaggio che ne hanno fatto ne La vie en rose orrore doppio in quel caso, tra l'altro, perché una cantante dalla voce tanto divina l'han fatta parlare come un'oca infatti me lo rivedrò in lingua originale appena ne avrò l'occasione. -
wasting_time.
User deleted
@Sindelar: non so se ti piace Burton ma anche in Big Fish aveva quella parlata... Il film però è commestibile. . -
.
Big Fish l'ho visto ma all'epoca non conoscevo ancora la Marion e quindi non ci feci caso .