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Viva l'Italia (Viva l'Italia) USCITA CINEMA: 25/10/2012 GENERE: Commedia REGIA: Massimiliano Bruno SCENEGGIATURA: Massimiliano Bruno, Edoardo Falcone ATTORI: Raoul Bova, Michele Placido, Rocco Papaleo, Ambra Angiolini, Alessandro Gassman, Edoardo Leo, Maurizio Mattioli, Sarah Felberbaum, Isa Barzizza, Rolando Ravello, Imma Piro, Camilla Filippi, Barbara Folchitto, Nicola Pistoia, Valerio Aprea, Ninni Bruschetta, Stefano Fresi, Sergio Fiorentini, Remo Remotti FOTOGRAFIA: Alessandro Pesci MONTAGGIO: Patrizio Marone MUSICHE: Giuliano Taviani, Carmelo Travia PRODUZIONE: Italian International Film DISTRIBUZIONE: 01 Distribution PAESE: Italia 2012 DURATA: 111 Min
TRAMA: E se un giorno un politico cominciasse a dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità? Il politico in questione si chiama Michele Spagnolo, un nome forte, di quelli che comandano, ed ha tre figli: Riccardo, medico integerrimo e socialmente impegnato; Susanna, attrice di fiction senza alcun talento; Valerio, un buonannulla in carriera che deve tutto al padre. In oltre trent'anni di onorata carriera Michele ha sempre anteposto i suoi interessi personali a quelli della collettività ed è passato indenne attraverso i mille scandali che hanno flagellato il nostro paese. L'ultima cosa al mondo che dovrebbe succedere ad un uomo del genere è dire la verità...Eppure, dopo una notte trascorsa con una “promettente” soubrette televisiva, Michele viene colto da un malore, si salva, ma non senza conseguenze. L'apoplessia ha colpito proprio la parte del cervello che controlla i freni inibitori ed ora il politico dice tutto ciò che gli passa per la testa, fa tutto quello che gli va e non ha la minima cognizione della gravità delle sue azioni.
CRITICA:
Per il secondo film, che lui voleva fosse il primo, Massimiliano Bruno cede alla rappresentazione attuale e indigesta di una politica di intrallazzi, parole vuote e soubrette nude. Partendo da quell’Italia piccola che delude e sghignazza il regista prova la carta della denuncia, con un coro di attori brillanti. Nella maturazione dal suo esordio tuttavia perde in parte la sua carica sensibile, facendo ridere con più freddezza, meno stupore e più eccessi. Tanta genuina foga nel mostrare le nostre macerie innalza indubbiamente gli obiettivi di Viva l’Italia. Una commedia che comunica ma non si amalgama, si complica lodevolmente di immagini serie, allentando il ritmo. Raccontando senza inganni una faccia che conosciamo bene, il film, sorridendo, dice la verità. (Giulia Pietrantoni)
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