Educazione siberiana

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    Educazione siberiana
    (Educazione siberiana)


    USCITA CINEMA: 28/02/2013
    GENERE: Drammatico
    REGIA: Gabriele Salvatores
    SCENEGGIATURA: Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Gabriele Salvatores
    ATTORI: John Malkovich, Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Eleanor Tomlinson, Peter Stormare
    FOTOGRAFIA: Italo Petriccione
    MONTAGGIO: Massimo Fiocchi
    PRODUZIONE: Cattleya e Rai Cinema, Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz
    DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
    PAESE: Italia 2013
    DURATA: 110 Min





    TRAMA: "L'educazione siberiana" è uno strano tipo di "educazione". E' un'educazione criminale, ma con precise e, a volte sorprendentemente condivisibili, regole d'onore. La storia si svolge in una regione del sud della Russia e abbraccia un arco di tempo che va dal 1985 al 1995. In quegli anni avviene uno dei più importanti cambiamenti della nostra storia contemporanea: la caduta del muro di Berlino e la conseguente sparizione dell'Unione Sovietica con tutto quello che questo evento ha poi comportato nei rapporti economici e sociali dell'intero pianeta. Ispirato all'omonimo romanzo di Nicolai Lilin (edito da Einaudi), in cui l' autore racconta la sua infanzia e la sua adolescenza all'interno di una comunità di "Criminali Onesti" siberiani, così come loro stessi amano definirsi, il film racconta la storia di ragazzi che passano dall'infanzia all'adolescenza, e della comunità in cui sono cresciuti, rappresentando, attraverso un microcosmo molto particolare, una storia universale che, al di là delle implicazioni sociali, acquista un significato metaforico che riguarda tutti noi.

    SOGGETTO:
    Dal romanzo omonimo di Nicolai Lilin (Ed. Einaudi)

    CRITICA:
    Gabriele Salvatores cambia nuovamente abito cinematografico, adatta l’omonimo romanzo di Nicolai Lilin e guarda a modelli dritto a modelli che ambiscono, legittimamente, alla formazione di un cinema di genere che abbia un respiro sovranazionale. Nel farlo, e con il supporto di specialisti come Rulli & Petraglia, sottrae alla storia originale ogni ruvidezza e conflittualità, ripiegando verso terreni intimi che suonano come un aggrapparsi a sé stesso. E manca così così l’occasione di perdersi, di sporcarsi, di contaminarsi. Di farsi trascinare via da una storia e da un’emozione. (federico gironi)



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  2. nickb
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    Molto bel bello
     
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    ma speravo in qualcosa tipo eastern promises

    vafangul và
     
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    Inizialmente il film promette bene; inculcare un credo religioso sul crimine a dei bambini, insegnargli la violenza, fargli comprendere un onore fittizio è sicuramente un messaggio molto forte, e Malkovich dimostra una gran interpretazione - seppur, non magistrale -
    Poi il film si spegne un po', si smorza, si dilunga e diventa un po' scontato. Perde la sua impronta quando se solo avesse avuto qualche contenuto più crudo, il messaggio sarebbe stato senz'altro più esplicito e diretto, da far effetto. Peccato, per quanto sia comunque un buon film, attualmente tra le migliori scelte attualmente al cinema (seppur sia stato rilasciato a fine febbraio), dato che mi sembra un periodo di magra per film decenti, poi boh, non so voi. :omg:
     
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  5. nickb
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    A me è piaciuto :omg:
     
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4 replies since 28/2/2013, 18:29   72 views
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