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Fior di Neve è una serietta nel classico formato pocket, che appartiene al filone delle favole sexy, assai popolare negli anni '70. La protagonista è una bella ragazza, chiamata Fior di Neve, che vive in un non meglio precisato ducato le sue avventure dai risvolti erotici. Dapprima preda di un incantesimo, che le conferisce (o meglio, ri-conferisce...) una verginità praticamente inviolabile, riesce a perderla solo grazie alle doti dello scudiero Benfornito, che diventerà suo compagno di peregrinazioni e avventure. Nei sei numeri della serie si incontrano in abbondanza temi e personaggi fiabeschi: maghi, streghe, uno specchio magico, i Sette Nani malvagi (copia, in peggio, di quelli della Biancaneve di Frollo), i quaranta ladroni, un orco, un principe tramutato in ranocchio, e persino una sorta di Robin Hood (chiamato "Rompin del Bosco", sorvolo sul perché) e una sorta di Diabolik vampiro, chiamato Draculik e attorniato dalla compagna Iva, dal servitore deforme Binko e dalle vecchie zie Angela e Luciana 
La serie ha qualche spunto divertente, ma sia i testi che i disegni (di più mani nei diversi albi) non si elevano di molto da una mediocrità che ha, evidentemente, decretato lo scarso successo della serie e la chiusura dopo sei numeri. Fra l'altro, c'è un salto di continuità fra i numeri 4 e 5 (solo il riassunto ci informa della fuga dai 40 ladroni e della sottrazione del loro tesoro), e il sesto numero lascia la vicenda in sospeso, con Fior di Neve e Benfornito legati in un bosco, alla mercé dei malvagi di turno. La cosa più interessante, come spesso accade, sono le belle copertine, che hanno comunque poca o nessuna attinenza con la storia all'interno.
Esiste anche un albo a parte, autoconclusivo, dal solo titolo "Fior di neve", ma diverso dagli altri sia per il formato (gigante, 16x21), che per il logo, che per lo stile della copertina e dei disegni interni. Anche la protagonista non è la stessa: qui è una ragazza che, stanca di essere eccessivamente concupita, si procura una "mordace" cintura di castità, con le conseguenti peripezie che ne derivano.
Nessuno degli albi riporta date precise: la registrazione della testata è del 1975, e il prezzo è di L.500 per l'albo gigante e di L.300 per i pocket.
Un esempio dei disegni, dal N.5: Draculik, Iva e le zie Angela e Luciana.
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