Cineforum di Novembre

Altro film molto complesso e che si presta a più interpretazioni. Fondamentalmente il regista cerca di raccontarci la storia della fine di un matrimonio, dove la possessione è sì una metafora che rappresenta la gelosia e la disperazione, ma avviene anche in senso letterale. Ciò che il film fa davvero bene è mostrarci le tipiche situazioni e dinamiche di una coppia ormai appassita e disfunzionale, portandone però le conseguenze all'estremo, e quando dico all'estremo intendo proprio a livelli folli (il tono viene settato benissimo fin dalla scena del litigio del bar, del tutto inaspettata). L'obiettivo del regista penso fosse quello di creare un alone di follia che ci accompagnasse per tutto il film per trasmettere sì la disperazione e l'oppressione, ma a volte andando a sfociare anche nel tragicomico. Non è un caso che spesso le scene si aprono nel bel mezzo di una crisi isterica o si concludano con un personaggio che esce dall'inquadratura con uno svenimento, inoltre non mancano scene visualmente raccapriccianti o aggiunte non inerenti alla trama ma che ne vanno a rinforzare i temi (come l'incidente in macchina verso l'inizio). Insomma non è di certo un horror convenzionale, anzi non sfrutta quasi nessun trucchetto del genere, preferendo portare lo spettatore in uno stato di inquietudine e incertezza facendoci empatizzare con la condizione dei protagonisti, e usando gli elementi sovrannaturali in un modo che ricorda molto più Kafka che l'Esorcista.
Tecnicamente ben girato, ottimo uso dei grandangolari e del deep focus, bellissime le carrellate della città e i lunghi piani sequenza che accompagnano i personaggi nei loro momenti di disperazione, e non mancano scene visualmente interessanti o evocative. Ovviamente però ciò in cui il film eccelle di più, è la recitazione, tutti e due i protagonisti sono bravi, ma la Adjani è semplicemente fantastica, capace di dare credibilità anche alle scene più sopra le righe, inoltre il suo personaggio è davvero pieno di piccole sfumature che riesce a rendere alla perfezione.
Proprio per trovare il pelo nell'uovo in un film che per il resto ho adorato, non ho apprezzato la scelta di alcune colonne sonore, ma che ci si deve fare erano gli anni 80' e la gente aveva sti gusti qua Ah e la Adjani poteva anche farseli tirare 3 schiaffetti all'inizio, quella in cui lui la picchia è l'unica scena poco credibile e resa male, e mi ha un po' portato fuori dal film.
tl:dr bello, contorto e aperto alle interpretazioni, amo questo tipo di horror 5/5
edit: ah e boh aggiungo che mi ha colpito anche perché per essere uscito dagli anni 80 è parecchio avanti rispetto ai tempi e capisco ora che ha influenzato pesantemente altri film che adoro, l'esempio più lampante è Audition di Takeshi Miike.